sabato 11 dicembre 2010

«Tentacoli del potere, ovunque»

L'intervento.

I tentacoli del potere che gli uomini del Pdl stanno esercitando sul territorio di Vibo Valentia si allungano su ogni ambito della vita politica e amministrativa della città stritolando chiunque si frapponga o tenti di ostacolarne il percorso. Occupazione di postazione di potere o moniti a dare segnali di discontinuità con il passato, che vengono puntualmente portati a conoscenza dell'opinione pubblica senza mezzi termini, senza ritrosia e senza vergogna. Come se fosse normale la politica del feudalesimo portata avanti al Comune capoluogo o fosse oggi accettabile, dopo averlo avversato, invocare all'Asp un commissariamento per infiltrazioni mafiose perché "vengono confermati vecchi equilibri". All'Asp è davvero incredibile lo spettacolo al quale i cittadini giorno dopo giorno sono costretti ad assistere nella ricerca spasmodica dell'affermazione di proprie postazioni di potere. Le affermazioni del consigliere Salerno di recente riportate dalla stampa sono di una portata tale da far raggelare il sangue nelle vene. Se ho letto bene le dichiarazioni rilasciate, il consigliere afferma che «la verifica delle autorità preposte per l'accertamento di eventuali infiltrazioni mafiose poteva e doveva essere di monito per un rinnovamento radicale» prosegue affermando che oggi si assiste «alla conferma dei vecchi equilibri» e che pertanto «il commissariamento» evidentemente per mafia, «potrebbe considerarsi inevitabile». In quale chiave vanno lette queste dichiarazioni? Cosa significa «conferma dei vecchi equilibri»? Ancora oggi c'è il pericolo di infiltrazioni mafiose all'Asp? Sono accuse fondate su dati di fatto acquisiti o sono messaggi appartenenti "soltanto" a una guerra di potere?
Nondimeno al Comune della città capoluogo di provincia. Il sindaco, sin dal suo insediamento, ha avuto chiara la politica della scacchiera con il preciso obiettivo, centrato in pieno, di far conseguire determinare poltrone ad altrettante determinate persone. E così subito dopo il suo insediamento abbiamo assistito alle dimissioni del consigliere Modafferi il cui figlio è andato ad occupare il posto di assessore, liberando contemporaneamente il posto al consigliere Giulio Capria, nipote del sindaco. Oggi, anzi al prossimo consiglio comunale, si dimetterà il consigliere Manfrida il cui figlio è già stato nominato assessore che libererà il posto alla consigliera Maddalena Basile. Nulla, davvero nulla di personale contro le persone nominate, tutte degne. Certamente non ci sarà nulla che possa alimentare o giustificare sospetti di sorta, e tuttavia non si può tacere di fronte a questo strano modo di intendere la politica per il bene della città, di mortificare tutte le altre energie ed intelligenze che ben potrebbero contribuire per una Vibo migliore, non si può tacere se si pensa alle roboanti dichiarazioni di attenzione per la comunità di Vibo Marina che finora di "attenzione" ha avuto riservata solo quella del cdr. Né c'era bisogno di aggravare le casse comunali con la nomina di un undicesimo assessore se si pensa che quasi sicuramente ai dipendenti comunali verrà pagata solo la tredicesima e non anche lo stipendio del corrente mese, non saranno pagate le fatture delle imprese, non saranno pagate le ditte che erogano servizi in favore del Comune, non saranno pagati i professionisti, perché le casse comunali sono vuote. La preoccupazione per le finanze al Comune si tocca con mano ed è a rischio anche la possibilità che la tesoreria conceda una anticipazione di cassa che, per l'ipotesi positiva, non sarà gratuita ma anzi foriera di gravosi oneri. Naturalmente sulle spalle dei cittadini. Forse la politica della scacchiera avrebbe potuto aspettare.

di Maria Limardo (Futuro e Libertò per l'Italia)
da "Calabria Ora" del 11/12/2010

1 commento:

Gregorio Ferrari ha detto...

Basta un pò di umanità:un figlio per un genitore rappresenta il vedere l'intero universo nei suoi occhi e rispecchiarvisi dentro.Conta più della sua stessa vita.Spero un giorno di provare queste magnifiche emozioni e magari,perchè nò,farmi da parte per lui.Ha indiscutibilmente più valore il suo futuro.