mercoledì 14 gennaio 2009

«Caro assessore Insardà, eviti di fare partigianeria»

LETTERA APERTA

EGREGIO assessore, abbiamo appreso dagli organi di informazione che ha deciso di aprire uno sportello agli utenti ed ai cittadini all'interno del Palazzo di Città. L'iniziativa sarebbe nobile se fosse priva di partigianeria, così com'è apparsa. Sembrerebbe che la sua solerzia in questa iniziativa - almeno per quello che abbiamo visto in televisione - sia stata sollecitata dal presidente dell'Unione consumatori, che dichiarava: “…abbiamo sede sopra la Bnl, speriamo presto presso il Comune di Vibo Valentia …”. Caro assessore, dovrebbe sapere, masicuramento lo sa, che sul territorio di competenza dell'amministrazione pubblica dalla quale dipende, vi sono delle sedi di altre associazioni consumeristiche che, tra l'altro, hanno almeno per due di queste sede regionale a Vibo Valentia. Nessuno vuole dire di avere la primogenitura sul campo consumeristico in questo territorio, ma non si può accettare che si possa prescindere da tutto il bagaglio curriculare di associazioni come AssoUtenti, la quale vede nello scrivente, oltre che il presidente regionale, il componente del direttivo nazionale, chiamato anche a rappresentarla nelle assisi nazionali convocate dal ministero delle Attività Produttive. Vorremmo rammentarle che, tra le altre battaglie a favore dei consumatori ed utenti, ci siamo prodigati per l'abbattimento dei costi del controllo delle caldaie, iniziando almeno 180 cause (a costo zero per i cittadini), riuscendo a far abbassare la tabella da 31 euro a 10 euro. Non si dimentichi poi le battaglie contro le inique cartelle che invia la stessa amministrazione nella quale milita. I passi carrabili dei cittadini che non ne hanno mai fatto richiesta, per esempio. Questi richiami per tornare ad insistere sull'opportunità che la pubblica amministrazione (Comune - Provincia - Azienda sanitaria) eviti di fare partigianeria e apra il confronto con tutte le associazioni consumeristiche presenti sul territorio, riconvocando la Consulta provinciale e magari costituirla al Comune. Se non dovesse trovare l'indirizzo, basta consultare il Consiglio nazionale dei consumatori utenti, definito il parlamentino dei consumatori dal sottosegretario Martinat. Quanto detto, nella certezza che per il prosieguo sarà più attento a tutte le associazioni consumeristiche.

di Gaetano Mazzarella
presidente regionale AssoUtenti
da "Il Quotidiano della Calabria" del 14/01/2009

Nessun commento: