domenica 18 gennaio 2009

«Primarie del Pd e tutte quelle "pecore" al voto»

POCHI giorni ancora e tra Francesco De Nisi e Giovanni Vecchio, sapremo chi sarà il primo segretario del partito democratico di questa sventurata provincia vibonese. Il primo sostenuto da Barbieri, Censore, Giamborino e Soriano, il secondo appoggiato dalla componente che fa capo a Bruni, Borrello, Vallone e Greco. Due gruppi contrapposti che hanno messo in gioco il loro futuro politico. Uno scontro aperto, dunque, e senza esclusioni di colpi, al quale per la prima volta parteciperanno non solo gli iscritti ma anche i semplici aderenti al partito. Una grande forma di democrazia, un invito alla partecipazione. Una operazione di civiltà. C'è qualcosa però, in questa competizione, che appare davvero strana. In città ed in tutti i comuni della provincia è un pullulare di adesioni. A decine, centinaia, forse migliaia, hanno già chiesto di partecipare al voto, e sembra un fiume inarrestabile. In alcuni comuni gli aderenti stanno superando il numero dei consensi elettorali del partito. E c'è chi non distingue tra Destra e Sinistra e finanche chi ritiene si stia votando per Berlusconi. Ma le richieste di adesione continuano. Addirittura anche le pecore stanno facendo la fila. Alcune si recano da sole. Altre in gregge con il pastore ed un gruppo di cani a fare ordine. Ed il motivo è presto detto. Mi hanno pagato, ha detto, belando, Dolly, una pecora dalla morbida lana. Ed in coro, a decine, ad assentire. Hanno pagato il pastore e a noi hanno dato erba fresca e del fieno. Un fieno di lusso, ha ribadito qualcuna, di sapore parlamentare. E dappertutto è così. Alcune pecore invece, mi hanno detto che l'hanno fatto per assicurare un futuro ai loro agnelli. Metteranno una azienda per produrre formaggio ed avranno bisogno di pecore per produrre del latte. Prima saranno assunti gli agnelli come precari. Poi crescendo avranno l'assunzione definitiva. Di questi tempi, con la crisi che c'è, ha belato un'altra, bisogna arrangiarsi. Certo, bisognerà votare questo o quello, accontentare i vari pastori. Ma se lo fanno gli uomini, perché non dovremo farlo anche noi? Se questo è il Partito democratico, viva Berlusconi.

di Giuseppe Pasquino
da "Il Quotidiano della Calabria" del 18/01/2009

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