IL fatto è di alcuni anni fa. L'allarme riguardava lo Stromboli. A seguito di continue eruzioni vulcaniche si era paventato il rischio che dalle sue pendici si sarebbe staccata una larga fetta di montagna. Col timore che, finendo in mare, si sarebbe determinata un'onda anomala in grado di propagarsi fin sulle coste della Calabria, con grave rischio per persone e cose. Di notte venne lanciato l'allarme. Le coste calabresi vennero evacuate. Ma non successe nulla. Devo tuttavia confessare che ho sperato che quel costone cadesse, provocasse l'onda e che, salva la popolazione, gran parte delle case costruite fin sopra la spiaggia tra Capo Vaticano e Vibo Marina finisse per essere travolta e distrutta dalla violenza delle acque. Purtroppo non accadde, e lo scempio delle coste regna ancora sovrano. Ecco dunque le continue lamentele di chi, quando il mare giustamente si ingrossa, pretende la protezione delle proprie case abusive, sollecitando interventi pubblici a tutela di quella immane vergogna. E' di questi giorni l'allarme per il Pennello, quartiere costruito fin sopra la spiaggia. Il mare ogni tanto si arrabbia, perché nemmeno Lassù questo scempio è più tollerato. Le onde sfiorano le case, rasentano le fondamenta, anche se ancora, ahimè, nessun edificio è stato danneggiato. Sistemare nuove barriere sul mare, proteggere i caseggiati, è questa la richiesta che si leva a gran voce. Ma perché mai dovremmo? Perché mai proteggere quei mostri di cemento che rasentano l'acqua, in spregio ad ogni norma ma anche allo stesso buon senso. Forse non si sapeva che il mare si caratterizza per il moto ondoso? O forse è sconosciuto ai più che anche le mareggiate fanno parte della provvida Natura? Poi ci si lamenta di quando si muore a causa delle alluvioni, degli eventi naturali. Ma si tratta davvero di fenomeni imprevedibili ? O non è forse l'uomo che li alimenta con i suoi selvaggi comportamenti? Basta dunque con questo buonismo. Si applichi finalmente la legge. Si protegga l'abitato demolendo le costruzioni a ridosso del mare, garantendo una casa a chi vi abita effettivamente ma non certo agli speculatori ed ai proprietari vacanzieri. E si perseguano i responsabili. Non coloro che non hanno avvisato dell'alluvione per non aver chiamato il Padreterno ma chi ha consentito di costruire, ha fatto finta di non vedere, non ha demolito. Si eseguano le demolizioni. Lo prevede e lo impone la legge. Diversamente sarà la provvida Natura a proteggere l'ambiente e la legalità.
di Giuseppe Pasquino
da "Calabria Ora" del 21/02/2009
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