Manlio Mazza (Pd) bacchetta Franco Sammarco
UNA lettera aperta, accorata, dai toni garbati ma non per questo benevola. Manlio Mazza, consigliere comunale di maggioranza, si rivolge al sindaco Franco Sammarco attraverso un’articolata missiva per esprimere amarezza e disappunto sul mancato interessamento che il Comune, a detta dell’interessato, avrebbe riservato nei confronti di una problematica sollevata dallo stesso consigliere. «Non mi resta che rivolgerle questa richiesta a mezzo stampa – scrive Mazza riferendosi a Sammarco - dal momento che sono passati quasi quattro anni dall’insediamento della sua Amministrazione e da quando le è stato chiesto di affrontare il problema delle vasche di itticultura presenti nel tratto di mare antistante Trainiti-Portosalvo». Però, scrive l’esponente della maggioranza, «nulla di quanto richiestole è stato fatto, e il problema è stato colpevolmente fatto scivolare nel dimenticatoio, in particolare dall’assessore al ramo». Poi, «tralasciando per un momento i problemi di inquinamento», che per Mazza «pure vi sono, e sono provocati dalle predette vasche, a detta di tutti – riferisce ancora il consigliere del Pd - le stesse sono prive di qualsiasi autorizzazione». Detto ciò, Mazza tira il ballo anche l’assessore regionale all’Ambiente Silvio Greco e la Capitaneria di Porto. Le vasche, infatti, a giudizio dell’esponente del Pd «non esistono per l’assessore regionale all’Ambiente così come per la Capitaneria di Porto che non si accorge degli enormi gabbioni esistenti in mare». Insomma, è un appello accorato quello che rivolge Mazza alle istituzioni, «un estremo tentativo – dice – per costringere il sindaco ad affrontare il problema. Ci siamo fidati delle sue assicurazioni – scrive ancora il consigliere - che il problema, con l’approvazione del piano spiagge, si sarebbe risolto; così doveva essere se non fosse che il piano spiagge, colpevolmente, è stato fatto naufragare e con esso le speranze di normare, in piccola parte, una materia così delicata ». Infine, le conclusioni della missiva non lasciano spazio ad interpretazioni. «Signor sindaco qualcuno lo ho detto in Consiglio e, qui, io lo ribadisco. La pazienza di tanti cittadini e consiglieri comunali, è arrivata al culmine. Non tollereremo ulteriori indugi o lavate di mano. La prossima mossa, ove nulla dovesse accadere, sarà rivolgersi al’autorità giudiziaria».
da "Il Quotidiano della Calabria" del 27/02/2009
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