
IL SODALIZIO culturale “Logos” e il circolo “Giorgio Ambrosoli”, le due associazioni riconducibili al Partito democratico vibonese, e presiedute rispettivamente da Lello Greco e Ignazio Vasapollo, si sono incontrate per definire una strategia d'azione comune per affrontare le problematiche sociali e politiche nell'ambito della realtà Vibonese e regionale in coerenza con i principi e le finalità contenuti nel Manifesto e della Carta dei valori del Partito. In particolare, i rappresentanti delle due associazioni intervenuti all'incontro hanno concordato di avviare consultazioni ed incontri con il vasto mondo di associazioni e gruppi che agiscono nel volontariato e in ambito culturale, al fine di realizzare uno spazio di discussione e di dibattito, che - hanno fatto sapere i rappresentanti delle due associazioni - «apra nuove prospettive di partecipazione politica ai giovani alle donne ed alle tante persone animate dal desiderio di contribuire al progresso civile e sociale, che oggi non trovano riferimento e che guardano al Partito democratico come una speranza di rinascita della società italiana, calabrese e vibonese. Insomma, un obiettivo ambizioso dettato dal fatto che la crisi dei partiti, «spesso diretti da oligarchie ristrette tese a rappresentare più interessi di parte che interessi generali», ha determinato «un sempre più crescendo sentimento dell'antipolitica diffuso e accentuato nel Paese, in Calabria e in modo particolare nella nostra provincia». A giudizio di Logos e del Circolo Ambrosoli, «non esiste più», infatti, un confronto basato sulle idee sui valori, sui progetti, sui programmi di crescita e di sviluppo del territorio. Ci sono, soltanto, «contrapposizioni di gruppi che si contendono la gestione degli spazi democratici e del potere. La recente campagna di tesseramento al partito - scrivono in una nota stampa le due associazioni - ha assunto aspetti inaccettabili, tanto da determinare la sospensione del processo di iscrizione e delle elezioni primarie ». Tutto ciò «ha tradito l'idea ispiratrice di costituzione del Partito democratico come luogo di elaborazione, analisi e soluzioni dei problemi». Logos e Circolo Amrbosoli, pertanto, convengono sulla necessità di impedire democraticamente con la forza delle idee e del confronto ogni eventuale operazione trasformista e opportunista. «Bisogna - sostengono ancora i rappresentanti delle due associazioni – avviare un processo di selezione delle classi dirigenti, introducendo un vero rinnovamento culturale, politico, amministrativo nel modo di dirigere il partito e di governare le istituzioni democratiche con correttezza e trasparenza». In tale direzione, Logos e Circolo Ambrosoli hanno concordato di avviare iniziative pubbliche affrontando i principali problemi della Comunità, consentendo un dibattito aperto a contributi della società civile, per la elaborazione di un programma politico concreto, «basato sulle necessità reali e quotidiane della popolazione, che affronti i problemi del territorio indirizzando le risorse verso opere pubbliche e progetti di utilità sociale». Le due associazioni, come detto in apertura presiedute rispettivamente da Lello Greco e Ignazio Vasapollo, hanno altresì, espresso il proprio dissenso in merito al costituendo coordinamento provinciale del Partito democratico in quanto non coinvolge nessuna associazione e nessun circolo. «Un partito aperto - scrivono ancora nella nota - deve avere come obiettivo strategico e prioritario l'allargamento della partecipazione e del coinvolgimento democratico di un numero sempre maggiore di cittadini e associazioni. La decisione prospettata da Caminiti necessita, pertanto, di un approfondimento capace di favorire un coinvolgimento più ampio». Per questa ragione, la Logos e il circolo Ambrosoli invitano il segretario regionale del Partito democratico Marco Minniti e lo stesso Pino Caminiti a farsi promotori e garanti di un vero processo di cambiamento «per costruire un partito aperto, plurale e soprattutto inclusivo di tutte le forze sane che vogliono dare il loro contributo».
da "Il Quotidiano della Calabria" del 10/05/2009
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