martedì 28 luglio 2009

Intervenga la procura perchè il mare non può essere così

L'APPELLO

SPAZZATURA vagante, talvolta anche escrementi che galleggiano, ma tanta, tanta schiuma come se ci si trovasse in una vasca da bagno. E' questo il triste spettacolo che offre ormai il nostro mare, quasi dappertutto, lungo la Costa degli Dei. Magari con intermittenza in relazione all' andamento delle correnti ma in modo tuttavia sistematico. Depuratori non funzionanti riversano, infatti, liquami o reflui non adeguatamente depurati, mentre dalle foce dei fiumi si immettono gli scarichi dell'entroterra, che spesso finiscono anche a decine di km di distanza. Talvolta vi sono gli scarichi dei villaggi, i pozzi neri delle migliaia di case costruite selvaggiamente sulla costa che vengano riversati in mare per risparmiare sui costi di gestione, soprattutto nelle giornate in cui il mare è mosso o di sera. Mentre la spazzatura arriva da non si sa dove. Ad oggi non se ne conosce, infatti, la provenienza anche se, di certo, non finisce in mare da sola. Anche per i depuratori non si sa quali funzionano e quali no, né si riesce ad accertare quali siano i villaggi o i cittadini che scaricano amare. Ed ogni anno è sempre la stessa storia. Con problemi che si acuiscono sempre di più ma senza che mai un solo responsabile venga colpito. Ricordo ancora nella mia memoria quel mare brillante e cristallino che permetteva di scrutare finanche i fondali. Quell'acqua che stimolava il desiderio di un tuffo, con quei colori cangianti, dall'azzurro intenso al verde acqua che talvolta si vedono negli occhi di qualche bella fanciulla. Un tesoro che dunque scompare, un patrimonio che perde valore, una bellezza che mano a mano sfuma e si trasforma in bruttura. Ma è mai possibile che non si riesca ad intervenire? E mai possibile che non si riesca a controllare? Che non ci sia mai limite al peggio? C'è l'Arpacal, ci sono le varie procure, ci sono gli aerei, esistono anche i satelliti che scrutano il movimento delle nuvole, che consentono di seguire finanche una macchina in movimento. E non siamo in grado di stabilire da dove parte la spazzatura? Possibile che da tutto questo apparato non si riesca a tirare fuori nulla? Sembra solo che si faccia scena teatrale. In primavera tra sindaci e prefetti ci si siede attorno ad un tavolo per discutere sul da farsi. Ma appena arriva l'estate è tutto come prima. Quando ancora le montagne sono innevate, Goletta verde certifica poi che il mare è cristallino e distribuisce vele a destra e a manca. Ma appena il solleone impera gli escrementi galleggiano, la spazzatura pure, ed il “bagnoschiuma” si diffonde. Il tutto nel mare delle quattro o cinque vele blu! Mi domando,che senso abbia colpire i sindaci (quando capita) per il mancato funzionamento dei depuratori e non intaccare coloro che dietro congruo corrispettivo li gestiscono in modo maldestro. Così pure perchè, se dall'alto degli elicotteri si individuano illecite condutture marine, non si sequestrano case e villaggi, anche a stagione in corso. Cosa aspetta lo Stato a fare lo Stato, reprimendo un fenomeno che trova nei comportamenti degli uomini i primi ed unici responsabili? Non vogliano che quella stupenda distesa di mare verde e cristallino la cui immagine è ancora stampata nei nostri occhi si trasformi in una grande vasca da bagno con schiuma e letame. E' ora finalmente e concretamente di intervenire!

di Giuseppe Pasquino
da "Il Quotidiano della Calabria" del 28/07/2009

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